Le prime associazioni, di cui abbiamo notizia, hanno origine nella Venezia medievale, nell’ambito delle comunità parrocchiali, e non avevano particolarità prettamente professionali, ma di devozione religiosa, aperte a tutti (ricchi e poveri) e che svolgevano lavori diversi; furono chiamate Scuole dal termine greco “scola”, inteso come unione di persone.

All’inizio c’era una distinzione tra aggregazione artigiana (corporazione) e scuola di devozione, ma alla fine del 1200 i due istituti si fondarono a formare un’unico organismo detto “Arte”.

Ogni sodalizio teneva  le riunioni presso un altare intitolato al Santo patrono nella chiesa ove risiedeva la maggior parte dei confratelli iscritti alla Scuola; qui si custodivano gli arredi e la cassa, si celebravano le funzioni e si dava sepoltura ai confratelli defunti.

Grazie alle tasse annue pagate dagli iscritti ed i lasciti testamentari, ogni Scuola riuscì ad avere un patrimonio che era impiegato in opere di beneficenza, nella costruzione di case da affittare ai confratelli meno abbienti a modica cifra (case Amor Dei), nell’erigere ospedali ed ospizi per i compagni infermi e nell’avere una sede autonoma riccamente adornata.

Ogni Scuola, sia d’Arte (o Mestiere) sia di Devozione, aveva il proprio statuto o Mariegola (madre regola) e la vita interna era regolata da una precisa organizzazione che rispecchiava quella dello Stato.

Sin dal 1539, si ha notizia, lo Stato impose a tutti i cittadini veneziani l’obbligo di essere iscritti ad un’arte (o mestiere) o corporazione e si può dire che già da allora tutto il ricco tessuto artigianale, imprenditoriale, mercantile, artistico, piccolo e medio borghese, partecipava attivamente alla vita di queste associazioni, la cui finalità principale era quella di insegnare una professione ai giovani e specializzare gli associati.

Marin Sanudo, attento cronista della vita veneziana tra il ‘400 ed il ‘500, ricorda nei suoi “Diari” il corteo svoltosi nel 1501 in occasione del funerale del Cardinale Giovanni Battista Zen, dove lo storico individua le insegne di ben 210 Scuole (comprese le Grandi).

Queste istituzioni furono soppresse nel periodo napoleonico; oggi, si possono trovare tracce (nei fabbricati) di circa 80 Scuole (tra Grandi e minori).

da “Itinerari veneziani insoliti. Storia ed arte della città di Venezia-Giudecca e Isole della Laguna” di Renzo Vianello